Dopo aver pubblicato il post su "cosa vorreste leggere", mi è arrivato il suggerimento social di creare una piccola guida che permetta di migliorare le proprie foto. Di guide tecnico-pratiche ce ne sono un'infinità e disquisire sul gusto di ognuno di noi, quello che ci porta a pensare che una foto è bella, è molto dispersivo e troppo soggettivo. Molte volte però non vengono dati consigli, che vanno al di là dell'aspetto tecnico della fotografia, che portano a migliorare gli scatti che facciamo:
1-Siate estremi:
le foto o sono belle o sono brutte, le carine, le belline, hum, può
andare, ecc... non vanno bene. Se davvero si vuole migliorare si deve
andare determinati verso la "perfezione" dello scatto. Fermandoci a metà
scala non otterremo molto.
2- Quando fate una foto fermatevi,
non correte subito via, guardatela: è come la volevate? Se no , perché?
Cosa vi aveva colpito di quello che avete visto? Cosa c'è in più o in
meno nell'inquadratura? Rifatela e riguardatela, quando arriveremo a
casa ci potremmo riempire di tanti "se" ma di nessuna prova concreta.
Scattate, guardate, riprovate. Col digitale poi le foto sono "Gratis"!
3- Sfruttate ogni punto di vista: durante i corsi di fotografia noto sempre come all'inizio nessuno dei corsisti cerchi dei nuovi spunti visivi. Tutti con le loro macchine ad altezza. Provate ad abbassarvi, alzarvi, guardare tra un oggetto e l'altro, nuovi spunti arriveranno. Se proprio non arrivano, smettetela di scattare guardando nel mirino e provate (usando il grandangolo) a farlo senza.
3- Sfruttate ogni punto di vista: durante i corsi di fotografia noto sempre come all'inizio nessuno dei corsisti cerchi dei nuovi spunti visivi. Tutti con le loro macchine ad altezza. Provate ad abbassarvi, alzarvi, guardare tra un oggetto e l'altro, nuovi spunti arriveranno. Se proprio non arrivano, smettetela di scattare guardando nel mirino e provate (usando il grandangolo) a farlo senza.
4- Scattate tutti insieme:
organizzate un'uscita fotografica con i vostri amici e non disperdetevi
in solitudine ognuno per i fatti suoi. Confrontate le vostre foto con
quelle degli altri, scoprirete che ognuno vede la realtà a proprio modo e
che il ragionamento che vi ha portato ad una foto non è lo stesso fatto
da un altro, dal quale però potete prendere spunto e viceversa. Le
scoperte saranno così di tutti e mischiandosi genereranno nuova
creatività, tanto diciamocelo con franchezza: nessuno di noi è Gianni
Berengo Gardin, quindi non abbiamo nessuna arte da proteggere...
5- Guardate molti libri di grandi fotografi:
sono diventati grandi per un motivo e certe foto vi stupiranno per la
bellezza ma sopratutto per la semplicità con cui sono state fatte.
Prendete altri spunti e suggerimenti, provate pure ad emulare ma tanto
non ci riuscirete a farle uguali (tempi, persone, ore e giorni sono
diversi, questo basta), sarà utile al più come esercizio.
6- Non fate vedere le foto in casa:
sono crudele? Si certo, ma realista. La fotografia è cultura, la
cultura va capita, non sempre viene compresa e l'incomprensione non
porta approvazione ma solo frustrazione e nessuno vuole essere triste.
Se
mostrate le vostre foto in casa per la maggior parte delle volte avrete
un'ovazione per una margherita ed un "buuu" per una foto da premio
Pulitzer di un soggetto che i vostri familiari non sono abituati a
vedere. Il risultato sarebbero solo tante banali margherite e poche foto
meritevoli. Il mosso, le doppie esposizioni e tanto altro verrebbero
scartate a prescindere.
7- Non facciamo gli sboroni però:
rifacendosi al punto 1 giudichiamo la foto. Questo vale anche (a volte
sopratutto) per i lomografi! Le vignettature, le foto storte senza senso
di esserlo, i colori saturi (così come i photoshopppamenti), non devono
essere la portante, purtroppo a volte unica, della foto. Anche se fate le foto analogiche, dall'odore sapete marca,
iso e anno di fabbricazione di una pellicola non è detto che siate dei
geni della fotografia. Se la foto è vignettata, i colori sono saturi o
avete usato una toycam la foto può far cagare lo stesso. Capito? Sempre
realisti e meglio se autolesionisti che auto-osannatori.
8- Sperimentare!
Sperimentate tanto, anche le cose banali, gli scatti che sembrano
stupidi, quelli per cui la gente vi guarda strano mentre li fate. Il
Fotografo vede ciò che le persone non vedono, quindi non preoccupatevi
se non capiscono. Perdete tempo, ore a fare la stessa cosa (il soggetto
mosso o fermo, diaframma aperto o chiuso,ecc) finché viene. Quando
l'avrete ottenuta il percorso per ottenerla vi sarà valso come una
lezione di fotografia.
9- Non importa il modello della fotocamera:
se avete buon occhio, riconoscete le situazioni giuste e quando è il
momento di scattare non è importante avere l'ultima reflex professionale
o una macchinetta da poco conto; le foto (a meno logicamente di limiti
fisici di esposizione, angolo di ripresa degli obiettivo e poco altro)
saranno decenti. Quindi state sereni che più neuroni usate per
scervellarvi su come si imposta la macchina, meno ne avete a
disposizione per la foto.
Le regole scritte sopra sono frutto di riflessioni arrivate durante il corso degli anni, dei corsi, delle foto. Sono logicamente opinabili (altrimenti sarebbero regole tecniche) e non è detto che nel corso del tempo e delle esperienze non vengano modificate.
Ogni suggerimento o critica saranno ben accetti e se qualcuno le trovasse utili, me lo dica!
Ottimo vademecum.
RispondiEliminaMi sono permesso di riportare l'articolo 7 (citandoti e citando come segnalatrice del blog Holga My Dear), sul mio profilo facebook.
Grazie e complimenti per il blog.
Grazie mille! :)
RispondiEliminaSono felice che tu abbia condiviso proprio il punto 7, perché i miei timori erano di ricevere critiche piuttosto che commenti positivi (o comunque commenti) per il modo diretto con cui è scritto.