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giovedì 14 marzo 2013

"Una giornata per dire grazie" - le foto


Sabato scorso, 9 marzo 2013, la Regione Emilia Romagna ha voluto dare un segno di gratitudine a tutti i volontari che hanno dato aiuto all'Emilia colpita dal terremoto di maggio 2012.
Io sono andato come volontario della Pubblica Assistenza Calendasco, ma anche come fotografo del quotidiano locale di piacenza "Libertà". Inutile dire che il pass per la stampa mi ha portato non pochi vantaggi per muovermi liberamente.
Devo dire che la parte più "paparazzesca" di queste occasioni non si s'addice molto al mio carattere. Non riesco a capire che senso abbia fare 70 foto uguali a Gabrielli  spintonandosi uno con l'altro quando si potrebbe fare la foto, spostarsi e permetter agli altri di scattare. Tanto rimarrà li per le 2 ore e prima o poi si riuscirà a fotografare con calma.

E con altrettanta serenità si riesce a fotografare Beppe Carletti con l'Assessore Regionale alla Protezione civile Gazzolo.


Tra le cose che mi piace fare in queste occasioni è fotografare anche gli addetti ai lavori: staff e volontari che stanno lavorando affinché tutto vada per il verso giusto, ma che a volte non hanno la luce dei riflettori oscurati dai personaggi pubblici.




Mentre i pass stampa si spintonavano tra di loro in cerca di "vip", nessuno ha notato questi ragazzi dell'Istituto Galilei di Mirandola, che avrebbero fatto un intervento durante la mattinata e consegnato l'attestato di riconoscenza a Carletti.

Sostanzialmente la lezione è: occhi aperti e non farsi prendere dall'agitazione dello scatto.

CONTESTO

Quando faccio foto di reportage mi piace "contestualizzare" le foto, cioè cercare di rendere bene il soggetto in mezzo all'ambiente che lo circonda, in modo da far capire a chi sta guardando la foto almeno parte di ciò che è successo.
Ad esempio: qua si capisce a chi è rivolto il discorso dell'assessore, ai volontari,


Idem qua con Errani


Notate che non ci sono facce strane anche se stanno parlando. Dobbiamo essere pronti a scattare nel momento giusto, studiare come la persona si muove e come muove il viso e dopo scattare.



Una delle foto che più sono piaciute (e diventata la copertina della pagina facebook dell'Assessore Gazzolo) è questa

Non immaginate che fatica salire velocemente tutto il PalaDozza, girarlo  completamente e poi trovare il punto ideale per inquadrare (con zaino e divisa da soccorso).
A me piace particolarmente anche questa

Errani durante il suo discorso ha dato, con una passione mai vista prima (di solito è sempre pacato), un concetto di comunità che ha commosso e fatto alzare in piedi tutto il PalaDozza.


COME MUOVERSI

Dalle foto sopra si vede che ho girato molto ed il rischio in queste occasioni è di essere in mezzo alle scatole: potreste essere di intralcio ad altri fotografi ma sopratutto alle telecamere. Dovreste dare un occhio quando vi muovete alle telecamere fisse e a quelle mobili per vedere cosa stanno inquadrando. Nelle foto sopra stavano facendo un primo piano di Vasco Errani, è per questo che mi sono permesso di andare dietro al palco. Si deve scegliere il momento giusto per non essere ospiti indesiderati dell'inquadratura (come qua sotto).


Due curiosità:

Idolo del giorno è questo ragazzo: girava da solo per il palazzetto facendosi foto col cellulare con le autorità

La pagine dello speciale



Le foto che vedere sotto partono dai momenti organizzativi pre evento a quelli finali, spero vi piacciano. Per me è sempre una bellissima emozione poter fare fotografie a questi eventi, anche se si vede che la mia macchina è vecchia e fa un po' fatica (e logicamente la faccio un po' anche io. Se non ci fosse il flash a salvarmi...)

2 commenti:

  1. Ciao,sono di Piacenza anch'io e sono un appassionato di fotografia e da un po di giorni mi si è presentata l'occasione di comperare una Lubitel 166 universal e come capita...mi è partito il Trip pure me!grazie per i consigli dati su questo sito! se puoi darmi delle dritte sula Lubitel ti sarei grato!
    saluti
    Carlo Braccio

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  2. Ahah come ti capisco in fatto di trip analogici! La Lubitel ha un costo molto variabile: da pochi euro a prezzi assurdi. Sicuramente dovresti curare lo scatto, che rispetti i tempi giusti e non si pianti con tempi lunghi, che non abbia crepe dovute ad urti o graffi/muffe sulle lenti. Per il resto è una macchina con cui io mi diverto :)

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