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lunedì 27 maggio 2013

Doppia esposizione con la Polaroid, prima prova

Ecco il risultato della mia prima doppia esposizione fatta con una Polaroid.

Camera: Polaroid ee66
Film: Fuji FP-100C


Senza titolo

domenica 19 maggio 2013

Giocare con una Polaroid a 101 anni



Lo scorso venerdì, quello del Giro d'Italia a Piacenza per intenderci, ho avuto l'occasione di passare una mattinata con mia nonna. Avendo lei 101 anni abbiamo avuto occasione di parlare un po' della vita in generale, ma soprattutto di come essa è cambiata con l'avanzare delle tecnologie che le persone avevano man mano a disposizione. Sappiate che uno dei momenti che più la ha emozionata è stato quando, lei che da bimba abitava in un mulino dove l'illuminazione si basava su lampade ad olio, si è trasferita ed ha acceso una lampadina semplicemente premendo un pulsante.

 Tra una cosa e l'altra ho tirato fuori dalla mia borsa la Polaroid ee66 per mostrarle questa tecnologia vetusta, che però a me piace ancora usare. Con mia sorpresa non sapeva cosa fosse, ne a cosa servisse ed allora le ho fatto una foto per mostrarle il procedimento:

"Nonna ti metti in posa, stai ferma un attimo ti dico io quando ho finito, poi tiriamo fuori la foto e aspettiamo prima di vederla". Questo è il risultato





Ho abbassato di un pallino l'esposizione per non far bruciare le zone di alta luce.

Molto meravigliata ha voluto sapere come faceva la foto a "venir fuori" subito. 

Visto che si stava divertendo ne abbiamo fatta un altra, stavolta più in posa, in cui guarda il risultato della foto prima, poi ha voluto partecipare allo sviluppo tirando le linguette di carta per l'estrazione della pellicola.


Come si vede le foto sopra sono ritagliate, usando queste pellicole, in originale lo troverete così:

Devo dire che è stata una bella ed inaspettata mattinata fotografica. Eccovi qua una foto, l'ultima prima di tornare a casa, mentre discutiamo delle polaroid fatte, della colortime110 (la piccolina sul tavolo) e dello stupore nel vedersi subito dentro a una foto.



giovedì 2 maggio 2013

Fujica Stx-1 Review




La Fujica Stx-1 è stata la mia prima 135 mm reflex, l'ho voluta della Fuji perchè tutti avevano le Yashica, le Contax, Nikon, Canon ecc...ed io come al solito volevo distinguermi.
Si tratta di una robusta reflex degli anni '70 prodotta in giappone, attacco dell'obiettivo a baionetta corredata di norma con il fujinon 50mm f 1.9.



Oltre al corpo macchina ed all'obiettivo di serie, ho acquistato nel corso degli anni:

Duplicatore di focale 2X (in alto a sinistra)
Vivitar 70-210 mm (quello a destra)
35 mm (in bassso a sinistra non poteva mancra un minimo grandangolo)


Come detto prima il corpo macchina è molto robusto ma mantiene comunque una buona leggerezza, i tempi di scatto vanno da 1/700 sino a 1/2, più posa B. La macchina è dotata della vite per lo scatto flessibile, del blocco di scatto, che funziona girando il piriolo di plastica su "L", e di autoscatto ancora funzionante (nei vecchi modelli può capitare che il meccanismo della molla si rompa bloccando lo specchio) .


Unico difetto l'esposimetro a lancetta, che risulta di difficile lettura quando si fotografa al buio.


Con questa macchina ho fatto molto bianco e nero, mi sono divertito portandola ovunque, ha preso tutta la pioggia del reportage fatto a Berlino, senza fare una piega.

Ecco un po' di foto


in memoria....-in memory... 
Monumento in memoria dell'Olocausto a Berlino



Senza titolo
Ritratto sul treno

Senza titolo
Un gatto

Ed ecco una doppia esposizione, la prima che abbia mai fatto in questo modo. Mi sono infatti dimenticato di dire che sotto al corpo macchina è presente un tasto nero: premendolo mentre si fa avanzare la pellicola questa non viene fatta scorrere e si scatta sullo stesso fotogramma

myself two time
Autoritratto, qualche anno fa, qualche chili fa, meno capelli lunghi fa...


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