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martedì 24 aprile 2012

Ferrania Elioflex 2, la prima prova


La macchina ha dimensioni ridotte (poco più grande di un barattolo di passata) ed è molto maneggevole, portarla al collo anche per ore non stanca, ciò nonostante sembra comunque robusta (grazie anche alla sua costruzione in metallo). Come si può vedere dalla tabella sopra è dotata di un obiettivo fisso 75 mm anastigmatico, ciò vuol dire che corregge tutte le aberrazioni compreso l'astigmatismo, il quale però presenta il difetto di avere un diaframma abbastanza chiuso (f 6,3) il che rende difficoltoso realizzare fotografie in scarsità di luce. La scelta dei tempi a disposizione invece è tipica per le fotocamere realizzate nel periodo della Elioflex2. Oltre al blocco di scatto permette di utilizzare lo scatto flessibile ed il flash.

lunedì 23 aprile 2012

 

Girovagando su internet ho visto tutto questo ben di Dio. Che belle cose che ci sono dentro a questa collezione! Anche io vorrei tra qualche anno giorno averne cosi tante.
Potrà sembrare inutile avere tante macchine però ognuna porta con sè una particolarità, un elemento che si riesce a distinguere tal volta dalla costruzione o dal rumore  dello scatto, altre volte la differenza la si vede solo dopo aver stampato la foto oppure la si legge nei libri di storia della fotografia. È per questo che quando mi capita di viaggiare prendo su l'una o l'altra, potrà sembrare non sensato, ma questo lo spiegherò più avanti...

venerdì 20 aprile 2012

Però potevo anche evitare...

È la prima cosa che mi sono detto iniziando a scrivere qualcosa su questo blog:"potevo proprio evitare..."
Sopratutto perchè di cose proprio proprio interessanti non ne avrò da dire molte. Scriverò molto di fotografia, una passione nata per caso e coltivata poi nella curiosità del gioco, della prova, del prendere le cose per cercare di capire come funzionano, come sono fatte. Perchè poi alla fine di gioco si tratta, forse è per questo che tra le macchine fotografiche che compongono la mia "collezione" (tante secondo i miei familiari, ancora poche anzi pochissime secondo me) non ci sono dei costosi pezzi da novanta ma tanti agglomerati di plastica, lamiera e molle, caricati a pellicola, che mi permettono di staccare un attimo dal mondo così com'è: caotico e di corsa, che non si perde nei particolari e nelle piccole cose. È però nei leggeri pezzi di plastica, dalla consistenza dei lamierini piegati e dal rumore della molle che ogni tanto cerco la tranquillità ed il gioco, che mi piace spesso condividere, perchè si sa che giocare con gli altri è più divertente che farlo da soli.
Quindi effettivamente potevo anche evitare di aprire un blog per scrivere cose che potevo tenere per me, però perchè non avrei dovuto? Al massimo occuperò qualche byte di Google il quale immagino mi perdonerà.
Ah poi giusto c'è il nome "foto da rifare". Ogni tanto posterò qualche scatto, sappiate già che rivedendoli li avrei fatti poi in altro modo, trovando sempre qualche difetto, quindi sostanzialmente saranno più o meno tutte foto da rifare...

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